S I A

Il Rossese e una delle sue interpretazioni: Giovanna Maccario

Persino il tempo ci ha assistito, regalando una giornata di tregua dalla pioggia che ha martoriato la nostra amata Liguria.

 Siamo arrivati verso le 10.30 con le auto messe a disposizione dai partecipanti, perché le strade strette sui crinali dei monti non consentono l'accesso ad un pullman. Giovanna ci ha accolto con la sua squisita gentilezza e ci ha subito guidato al vigneto Posau. Maestoso, un anfiteatro di viti che guardano in fondo il mare, macchia mediterranea, profumi di lavanda e artemisia, pietre antiche che reggono i muretti a secco.

Il pluripremiato Rossese superiore Posau e' un vino indimenticabile, elegante, setoso , lungo nell'abbandono gusto olfattivo. Il terreno in quella zona e'simile al galestro che si ritrova in Toscana.
Ci siamo poi avviati al cru Luvaira, in una zona più fresca, con bellissime piante di Rossese ( alcune centenarie) che coesistono da sempre con la Massarda , uva bianca sicuramente a piede franco. Un momento davvero emozionante e soprattutto di ammirazione e rispetto per il lavoro in vigna di Giovanna , che ha mantenuto l'impianto ad alberello, che non usa fitofarmaci ma solo rame e zolfo in quantità minime e che prevede un lavoro faticoso esclusivamente manuale, vendemmia compresa.

La giornata e' proseguita con una sosta breve a Dolceacqua e il pranzo al ristorante Delio Viale ad Apricale, stupendo borgo arroccato nella DOC Rossese. Delio ci ha coccolato con i suoi piatti legati alla tradizione del territorio: friscioe, tortino caldo di carciofi e patate, la "fidelanza"(pasta curta con salsiccia, funghi porcini secchi, olive e pomodoro), stufato di capra con i fagioli bianchi di Pigna e per finire, zabaione caldo al moscato d'Asti con le Pansarole. Un tripudio di gusti che e'stato accompagnato dai vini cortesemente offerti da Giovanna Maccario: Serra del Bandito - metodo classico da uve Massarda, 44 mesi sui lieviti, che ci ha regalato variegati profumi floreali freschissimi, bollicine fini e persistenti, eleganza e regalità.

Abbiamo proseguito con un Rossese (definirlo "base" e' improprio e riduttivo) in cui si esprimono le uve provenienti da 6 vigneti e infine con un Posau 2013 che non delude mai!!! La giornata si è conclusa con una pirotecnica degustazione in cantina dove Giovanna ci ha proposto 3 assaggi da vasca " Luvaira vigne giovani, Luvaira e il mitico Curli. Il Curli e' il leggendario vigneto definito da Veronelli simile al cru Romanee' Conti che appartenne al sindaco di Perinaldo, Emilio Croesi: grazie a Giovanna ha ripreso la sua vita e ci offre un rossese completamente diverso, sempre armonico e intenso sia al naso che in bocca.

Una verticale di Posau 2010-2011-2012-2013 ha presentato un percorso del vino che racconta la sua annata nei profumi e nel gusto e che imprime sensazioni indimenticabili. Soprattutto la sua tipicità e l'eleganza e raffinatezza che caratterizzano i vini di Giovanna : preziosi, seducenti, degni di un re. Non potremo mai ringraziare abbastanza per quello che ci è stato donato, con gentilezza e cordialità il senso di un lavoro duro , fatto con infinito amore e devozione e con una fedeltà ad una tradizione che è viva e vive negli splendidi esempi del matrimonio uomo e natura che abbiamo scoperto insieme.

Olga Sofia Schiaffino

Delegazione Tigullio Promontorio Portofino

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