AIS GENOVA
lunedì 27 maggio
Giuseppe Marini
L'aggettivo “eroico” già dovrebbe far capire che non si tratta di un vigneto normale, comodo, raggiungibile, ma di un qualche cosa che fatica a vivere, che soffre, in una zona impervia, spesso sconosciuta, per colpa del terreno, del clima, della pendenza, della quota estrema.
Sono vigneti nascosti perché lontani, quasi irraggiungibili, coltivati da vignaioli appassionati e altrettanto eroici che hanno strappato alle rocce, alla montagna o al mare, piccoli appezzamenti di terra. Va detto che tale fatica, tale sudore per coltivare tali vigneti sono ben ripagati dalla qualità dei vini prodotti, anche se in piccole quantità, perché sono eccellenti. Sono storie di grande passione e amore quelle di questi vignaioli che producono queste eccellenze, ben diverse da certa viticoltura industriale pubblicizzata in televisione. Sono storie che oggi finalmente vanno protette, tutelate e aiutate.
Secondo la definizione del Cervim (il Centro di ricerche e valorizzazione della viticoltura di montagna), vini eroici sono quelli prodotti da vigne ubicate su terreni con pendenza superiore al 30%, oppure collocate ad un’altitudine media superiore ai 500 metri, o ancora distribuite su terrazze o gradoni o coltivate su piccole isole e vini da cultivar autoctone con preservazione della biodiversità.
39 sono le aree vitivinicole individuate dal Cervim che coinvolgono oltre 600.000 operatori per 150.000 aziende che a loro volta rappresentano il 3 – 4% della viticoltura mondiale.
Dove si trovano allora questi vigneti eroici (o storici) così speciali? I luoghi sono i più vari e in tutta Italia: dal Trentino-Alto Adige alla Sardegna, dalla Valle d’Aosta alla Valtellina, dall'isola di Pantelleria alla Costiera amalfitana, dalle Cinque Terre all’Etna. E ovviamente anche all'estero: pensiamo per esempio al vicino Vallese, appena al di là del passo del Sempione ma non solo: li trociamo in Portogallo nel Douro, Isole Azzorre, Isola di Madeira; in Spagna nelle Asturie e in Catalogna, Galizia, Isole Canarie, Paesi Baschi e Priorato; nel Principato di Andorra, in Francia nell’Auvergne Rhône-Alpes, Languedoc-Roussillon, Midi Pyrenées e Paca; in Germania in Renania Palatinato e Baden Württemberg; in Lussemburgo e Austria nella Wachau e in Styria; in Slovenia, Croazia, Grecia; a Cipro, in Libano, Armenia, Georgia e Kazakhistan.
Dunque vini Estremi, vini eroici, figli della fatica e della laboriosità dell'uomo, prodotti in zone geograficamente impervie, ma ad alta valenza paesaggistica e turistica, con uve talvolta coltivate in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna alle rocce, al mare. Per Scoprire l'influenza di questi terroir sul profilo aromatico e gustativo del vino e farceli conoscere e apprezzare, la delegazione di Genova ha organizzato una degustazione sui questi vini carichi di storia e di suggestioni, vini rari, guidata da un ospite d'eccezione: Alberto Levi, Miglior Sommelier Valle d'Aosta 2011, relatore dal 2012, che lavora con grande dedizione con il Cervim.
Doc Santorini Assyrtiko 2017 Union Of Santorini Cooperatives. Grecia Isola di Santorini
Un colore paglierino, semplice ma di buona consistenza, decisamente complesso con note floreali e di frutta a polpa gialla, sbuffi di salmastro e iodio e ritorni agrumati e mielosi sia all’olfatto che ancor di più al retronasale. In bocca è verticale, una lama di freschezza che taglia la vibrante nota alcoolica mitigata da un corpo deciso. Fine e persistente.
Petite Arvine Château Lichten 2017 Domaines Rouvinez. Svizzera Canton Vallese
Accattivante e suadente nel bicchiere e al naso, come il canto di una sirena. Fiori freschi e petali di glicine, poi note di albicocca, miele e spezie dolci. Dinamico ed equilibrato, ha una vena sapida precisa e un tenore alcolico non invadente e delicato.
Furztrocken! Kröver Steffensberg Riesling 2016 Weingut Reis - Feine Weine. Germania Mosella
Entra nel bicchiere con un dorato vivace e cristallino, denunciando da subito la sua complessità olfattiva. Frutta esotica come zenzero e lime, seguiti dalla franca sensazione tipica di idrocarburo ancora immatura e fresche note erbacee. Pieno e intrigante in bocca è secco e fresco con finale, pulito, persistente e avvolgente. Un vino dinamico che, degustato con attenzione, sembra muoversi alternando sensazioni più rotonde a distensioni taglienti.
Do Tacoronte Acentejo Magma De Cráter 2016 Bodegas Cráter. Spagna Isole Canarie
La parte nord dell’isola di Tenerife da cui proviene questo vino, regala, grazie al suo microclima più umido vini di corpo e tannici. Note ferruginose, di pepe, chiodi di garofano e capperi richiamano al terreno vulcanico; sensazioni di polvere da sparo, cenere e legna bruciata al magma basaltico che caratterizza questa zona. Secco, sapido e con vena tannica decisa ma ben incastonata nel contesto polifenolico, risulta equilibrato. Un vino pieno, quasi masticabile con una maturità appena iniziata che guarda a un futuro lontano.
Do Valle Guimar Calius Crianza 2014 Cándido Hernández Pío. Spagna Isole Canarie
Espressione della parte sud dell’isola dal clima secco e asciutto, si presenta con fini sentori di arancia sanguinella ed erbe aromatiche amare. Emergono la pietra pomice, sensazioni sulfuree e la china. I tannini sono guizzanti, il corpo muscoloso ma non opulento e in bocca è lineare e non invadente.
Do Ribeira Sacra Don Bernardino 2015 Don Bernardino. Spagna Ribeira
Violaceo e impenetrabile, si presenta con note di piccola frutta rossa, rabarbaro e terra. Decisamente giovane e abbastanza equilibrato, grazie alla freschezza acida e alla sapidità, lascia di sé un lungo e piacevole ricordo gustativo.
Plattener Klosterberg Riesling Hochgewächs 2015 Weingut Roman Hower. Germania Mosella
Color oro, ha un impatto intenso e abbastanza complesso e fine, delicate note di frutta gialla, pesca ed albicocca, fiori di campo secchi e paglia. La dolcezza decisa, è contrapposta ad altrettanta freschezza che non lo rende opulento, nonostante un corpo strutturato. Un vino di buona eleganza da abbinarsi a formaggi o da conversazione.
Banyuls Grand Cru L'etoile 2010 Domaine L'etoile. Francia Pirenei Occidentali/Occitania
Liquoroso, denso nel bicchiere, impenetrabile nel colore. Mix di sensazioni ossidative e fermentative: vaniglia e tabacco, cannella, timo, cumino e genepy, caffè e cacao, legno di sandalo, sensazioni di terra umida e polvere, eteree note di marsala e nocciole poco tostate. Dolce, morbido, dall’alcolicità decisa nascosta dell’importante estratto secco, nel complesso è un vino infinito in bocca ove lascia equilibrati ricordi di cioccolata aromatizzata al peperoncino e graffianti sensazioni amaricanti.
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